Monday, July 16, 2007
strane idee
E' fantastico come ognuno abbia curiosita' diverse legate alla storia personale e alle esperienze di vita.
Per esempio la mia zia preferita - sposata da anni con un divorziato - mi chiede cosa pensa "la mia chiesa" del negare i sacramenti ai risposati (come fa la Chiesa di Roma); S, che e' una cattolica devota e moderna, mi spinge a parlare della cura spirituale dei miei parrocchiani, e L, che sta portando avanti un suo percorso spirituale e tende al filosofico, mi dice che se le capita di essere in chiesa non recita l'ultima parte del Credo perche' non ci si ritrova...
E brava L che si pone delle domande e usa il cervello per prendere delle decisioni su cosa crede e cosa no: ci vuole coraggio e ci vuole fede. Si perche' secondo me per interrogarsi cosi' sulle questioni religiose ci vuole innanzi tutto la fiducia che Dio non ci ha chiesto di non usare il cervello nella nostra relazione col divino, ma ci ama sempre infinitamente, e anzi gioisce del nostro continuo cercare, interrogare, dubitare...
Mi piacerebbe sapere cosa altri pensano delle varie "questioni di fede" percio' se avete voglia di parlarne sono qui.
Wednesday, July 4, 2007
chiesa valdese
Le info che seguono vengono direttamente dal sito www.chiesavaldese.org
Quali sono le differenze principali fra la chiesa valdese e quella cattolica?
La Chiesa Valdese e la Chiesa cattolica, essendo entrambe cristiane, hanno molti punti fondamentali della medesima fede in comune, come la fede nell’unico Dio Padre, Creatore del cielo e della terra, nel suo Unigenito Figlio Gesù Cristo, Signore e Salvatore del mondo, nel medesimo Spirito Santo; la stessa Bibbia (Antico e Nuovo Testamento), lo stesso Credo apostolico e le affermazioni dei primi 7 Concili veramente ecumenici, cioè universali. Tuttavia tra queste due Chiese ci sono delle differenze notevoli, che le distinguono.
Le principali differenze riguardano innanzitutto la stessa Bibbia, non solo per il suo contenuto (nell’Antico Testamento cattolico ci sono in più i libri cosiddetti "Deuterocanonici", cioè di un secondo canone che è stato dichiarato tale dal Concilio di Trento) e l’interpretazione di taluni passi, ma specialmente per il posto che essa occupa nelle rispettive Chiese. Infatti per la Chiesa valdese, e per le altre Chiese evangeliche, in base al principio "sola Scriptura" affermato dalla Riforma, la Bibbia è la sola norma per la fede e la vita dei credenti; mentre per la Chiesa cattolica accanto alla Bibbia si pone, come avente pari autorità, la tradizione orale, ed entrambe (Bibbia e tradizione) devono essere accolte solo secondo l’interpretazione considerata infallibile del magistero papale. Si può quindi dire che da questa divergenza fondamentale derivino tutte le altre.
Fra queste una grossa importanza riveste il posto che lo stesso Signore e Salvatore Gesù Cristo ha nella fede e nella pietà dei credenti: per i Valdesi, come per tutti gli altri Evangelici, Gesù Cristo è, secondo la testimonianza concorde di tutto il Nuovo Testamento, la sola via per andare al Padre, la sola verità rivelata del Padre, la sola possibilità di avere la vita perdonata e redenta, l’unico Mediatore fra Dio e gli uomini e quindi l’unico Intercessore, essendo vero Dio e vero uomo, com’è affermato dall’altro principio della Riforma: "solus Christus". Perciò sono escluse preghiere e atti devozionali rivolti alla madre di Gesù (che i Cattolici chiamano "Madonna") e ai cosiddetti "santi", anche se verso tutti costoro i Valdesi e gli Evangelici hanno il massimo rispetto e cercano di imitarne la fede e la santità di vita.
Inoltre, sempre secondo il messaggio evangelico espresso dalla Riforma con le parole "sola gratia, sola fide", i Valdesi assieme a tutti gli altri Evangelici confessano che solo per la sua grazia, cioè del tutto gratuitamente e per il suo amore misericordioso, Dio ci perdona, ci accoglie come figli e ci salva in Cristo, grazie al suo sacrificio, e noi possiamo ricevere questo grande e stupendo dono gratuito solo mediante la fede, cioè credendo alla Parola di Dio che ce lo annuncia e riponendo in Lui tutta la nostra fiducia e la nostra speranza. Essendo questo un dono della grazia, non può essere acquistato da noi con i nostri presunti meriti, derivanti dalle nostre buone opere. Queste vanno certamente fatte, non per farci ottenere il favore di Dio, che ci ha amati e ci ama come un Padre misericordioso, pur essendo noi peccatori, ma per esprimergli la nostra gioiosa riconoscenza per il perdono e la salvezza che gratuitamente ci ha donato in Cristo.
messa in latino
e non una liturgia qualsiasi, ma il rito tridentino, gioiosamente farcito di antisemitismi e altri giri di frase che allontanano il fedele dal dialogo ecumenico (cioe' con altre denominazioni cristiane).
E siccome il tutto e' in una lingua ormai quasi del tutto sconosciuta ai piu' nessuno se ne accorge.
Intanto la Chiesa riformata, fedele al motto di Lutero "semper reformanda" (cioe' in costante rinnovamento) si muove in direzione opposta dando sempre maggiore peso al ministero dei laici e alla partecipazione di tutti al culto.
L'altro giorno un'amica Italiana mi diceva che dona il suo 5-per-mille alla chiesa valdese perche' ne ammira la trasparenza in materia finanziaria. Eh si perche' i Valdesi, come tutte le altre denominazioni piu' o meno riformate pubblicano ogni anno il resoconto dei loro movimenti compresi gli stipendi del clero.
Interessante, no?
Siccome dei valdesi so poco o niente adesso mi butto su Wikipedia e indago. Poi vi faccio sapere...mica che la mia amica finisca per dare is usoi soldi a un gruppo che crede che le donne in chiesa debbano stare zitte!