Friday, September 17, 2010

Prima di tutto facciamo luce

In Luca 15:8-10 leggiamo di come una donna che ha 10 monete ne perde una. Cosa fa? Mette tutto da parte, accende la lampada e spazza tutta la casa finche' non la trova e poi chiama amici e vicini e celebra gioisamente con tutta la comunita'.

Stamattina in cappella, mentre riascoltavo questo passaggio coi bimbi della scuola, mi sono improvvisamente ritrovata meditare sulla lampada.
Se scegliamo di interpretare questa parabola in maniera personale e ci mettiamo nei panni della donna, siamo chiamati ad andare a cercare i nostru fratelli e sorelle che si sono "perduti".

E cosa fa la donna? Prima di tutto accende la lampada.
Vuole vederci chiaro.
Cosi come e' nostro compito vederci chiaro, capire cosa e' davvero successo e come mai l'altro si sia perduto.
Come possiamo ritrovare cio' che e' perso altrimenti?
Come possiamo recuperare la relazione interrotta tra il nostro fratello e Dio e tra la nostra sorella e la comunita' se non ci sforziamo di fare luce sui fatti?
Come possiamo incontrare l'altro dove e' se non lo ascoltiamo, se non ci sforziamo di vederlo "davvero"?
Ritrovare l'altro che si e' perduto e' faticoso.
Dobbiamo accendere la lampada e indagare.
Dobbiamo spazzare il pavimento e guardare sotto i mobili.
E poi dobbiamo assumerci la responsabilita' di quello che troviamo...

Ma Gesu' ci chiama proprio a fare questo.
Perche' lui e' sempre pronto a venirci a cercare.
Lui e' sempre pronto a fare tutta la fatica necessaria.
Sempre pronto a morire e rinascere affinche' noi si abbia la certezza di essere amati.
Sepre e comunque.
Indipendentemente da come e perche' e dove ci siamo persi.